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Ritorna la tanto attesa Festa dell'Annunziata a Oppido Mamertino, con ben 3 giorni dedicati ai festeggiamenti civili e religiosi, e noi ci arriviamo per la conclusione di lunedi 26 marzo, fortemente voluti dall'Assessore provinciale alle Attività produttive Domenico Giannetta, per amplificare la Fiera dei prodotti tupici e dell'artigianato, alla festa religiosa abbinata.
Una tradizione quella dell'Annunziata quanto mai antica, in una città che però oggi – e da almeno 5 secoli – venera quale sua protettrice la Madonna Annunziata, di cui, per le note ragioni storico- devozionali, la festa viene solennizzata due volte l’anno.
Almeno a partire dai primi anni dell’XI secolo, in pieno evo bizantino, Oppido, città inequivocabilmente bizantina sorta su substrato greco, latino ed in parte anche arabo- ebraico , è dedicata alla Theotókos, alla Madre di Dio, secondo la più pura tradizione greca.
C’è dunque un’intima connessione tra la festa dell’Assunta e quella dell’Annunciazione, due momenti mariologici fortemente legati a Oppido Vecchio e, sia pure in parte, anche al nuovo abitato.
La più grande festa liturgica mariana della tradizione bizantina in onore della Madonna, il 15 agosto, in effetti, ne celebrava anche a Hagia Hagate (Oppido Vecchio) la sua santa Dormizione.
La morte di Maria era infatti assimilata ad un sonno. Per la mentalità del cristianesimo orientale, che intrideva ogni devozione nell’antica Oppido, il vero santo ha ricevuto la trasfigurazione del corpo. Perciò dopo la morte il corpo del santo non è travolto dalla corruzione.
Ancora di più, la Madonna, la Tutta santa
(la Panaghia) per eccellenza, non ha lasciato sulla terra delle reliquie perché il suo corpo è stato ricongiunto allo spirito subito dopo la salita dell'anima al cielo. Anche nella cattedrale dell’antica Oppido l'icona della Dormizione non poteva non rappresentare in modo sublime, accanto al letto dove giaceva il sacro corpo, la Chiesa dei Dodici, che arrivavano dalle varie parti del mondo per venerare "Colei che ha generato la Vita".
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