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E’ stato scritto:
"La Calabria è terra di miti, magie, leggende che affondano le loro radici nel pensiero delle cose occulte e, soprattutto, dal fondo dell'anima calabrese, che ha trasformato in mitologia anche la nuova religione, per cui le forze naturali riemergono divinizzate nei santi e nella liturgia cristiana. Si tratta di un realismo magico, che oscilla tra il mito greco, che affiora nelle varie civiltà attraverso varie componenti, e le sue ricchezze naturali perenni."
Studio54 arriva per la prima volta a Marzi; è il primo sabato d'ottobre, e l'appuntamento è di grande tradizione, è quello de “Le Pullicinelle”.
Come di consueto, anche quest'anno sfilano per le strade del paese i giganti processionali: “le pullicinelle”, uno raffigurante una donna ed un altro un cavallo.
Nessuno ha un’idea precisa sul significato allegorico che la costumanza vuole tramandare; tuttavia si può dire che sono sempre stati realizzati da artigiani abili in questo tipo di costruzione, per semplice tradizione.
La struttura di questi personaggi é costituita da uno scheletro di canna opportunamente lavorato, rivestito di carta velina colorata.
Le pullicinelle compiono il loro giro per Marzi messe in azione da un abile “abballatore” che s’inserisce all’interno delle strutture. La loro danza è preceduta da una banda di suonatori di tamburo e seguita da una folla di bambini e meno giovani in festa.
Qualcuno vorrebbe vedere nei due giganti una rappresentazione satirica della regina Giovanna d’Angiò e delle sue strane passioni; questo spiegherebbe la “danza vorticosa” dei due personaggi e l’impennare del cavallo per raggiungere il viso della regina. Alla base di questa bizzarra leggenda tuttavia vi è l’obiettivo di screditare la casa d’Angiò, sia da parte del popolo sia da parte della chiesa.
Finito il giro consueto, i due giganti sono destinati a bruciare nel fuoco rovente della passione nella tradizionale “fociara” allestita nella piazza Gaspare del Fosso, adiacente la Chiesa di Santa Barbara.
Prima di essere bruciati la folla si dispone in cerchio attorno alle due figure per assistere all’ultima frenetica danza, mentre al ritmo dei tamburi della “Vecchia Squadra” si alzano in volo verso  il cielo le coloratissime mongolfiere, realizzate da esperti artigiani locali.
Quest’anno la manifestazione è sostenuta dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale “Piazze di Calabria ”P.O.R. Calabria 2000-2006 MISURA 2.2- SERVIZI PUBBLICI PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO DEMO-ETNO ANTROPOLOGICO. Regione Calabria Assessorato alla Cultura.
Per il primo anno, tutto in diretta radiofonica interregionale. Queste le foto dell'evento!